La neurobiologia della diade madre-bambino
2 Nov 2023 - neuroscienze, Psicologia
La relazione tra madre e bambino è uno dei legami più forti e importanti nell’essere umano e le sua fondamenta risiedono nella complessa neurobiologia che governa questa diade. In questo articolo, esploreremo la neurobiologia della diade madre-bambino, sottolineando come il cervello sia al centro di questo affascinante rapporto.
Il Cervello della Madre
Il cervello di una madre attraversa una serie di cambiamenti sorprendenti durante la gravidanza e dopo il parto. Durante la gravidanza, le fluttuazioni ormonali, in particolare l’aumento degli estrogeni e della prolattina, influenzano la neurobiologia della madre. Questi ormoni non solo preparano il corpo per l’allattamento e la cura del bambino, ma influenzano anche le aree cerebrali coinvolte nell’empatia, nell’attenzione e nella regolazione delle emozioni.
Dopo il parto, la produzione di ossitocina, spesso chiamata l'”ormone dell’amore”, gioca un ruolo cruciale nella formazione del legame tra madre e bambino. L’ossitocina è coinvolta nella contrazione uterina durante il parto e nel rilascio del latte durante l’allattamento. Tuttavia, svolge anche un ruolo chiave nell’instaurare sentimenti di affetto e connessione tra madre e neonato. Gli studi dimostrano che livelli elevati di ossitocina nel cervello materno promuovono comportamenti materni, come il contatto fisico e la cura del bambino.
Il Cervello del Bambino
Anche il cervello del bambino subisce cambiamenti sorprendenti durante il processo di sviluppo e interazione con la madre. All’inizio della vita, il sistema nervoso del neonato è ancora in via di sviluppo, e l’interazione con la madre è fondamentale per la sua crescita cognitiva ed emotiva. Gli studi dimostrano che il contatto pelle a pelle tra madre e neonato, il contatto visivo e l’interazione verbale stimolano l’attività cerebrale del bambino.
Il sistema limbico, una parte del cervello coinvolta nelle emozioni, è particolarmente attivo durante l’interazione madre-bambino. Questa area è responsabile della regolazione delle emozioni e della formazione di legami affettivi. L’interazione positiva e amorevole tra madre e bambino promuove lo sviluppo sano del sistema limbico, favorendo la capacità del bambino di riconoscere ed esprimere emozioni in modo sano.
La Sincronia e il Legame Emotivo
Uno dei concetti chiave nella neurobiologia della diade madre-bambino è la sincronia. La sincronia si riferisce alla capacità della madre e del bambino di coordinare i propri comportamenti e le proprie reazioni. Ad esempio, quando una madre risponde prontamente alle esigenze del suo bambino, come il pianto, si stabilisce una sincronia che influisce sulla regolazione emotiva del bambino.
La sincronia è facilitata dall’ossitocina e da altre neurotrasmettitori che promuovono il legame affettivo tra madre e bambino. Questo legame non solo fornisce una base sicura per lo sviluppo emotivo del bambino ma ha anche effetti a lungo termine sulla salute mentale e sul benessere emotivo.
In conclusione, la neurobiologia della diade madre-bambino è un campo di studio affascinante che ci mostra come il cervello sia il fulcro di questa relazione così speciale. Mentre il cervello della madre subisce cambiamenti per prepararsi all’at-taccamento e alla cura del bambino, il cervello del bambino è modellato dall’interazione amorevole e stimolante con la madre. Questa connessione profonda tra madre e bambino è essenziale per lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino e sottolinea l’importanza di promuovere relazioni positive e affettuose nelle prime fasi della vita.
Ultimi aggiornamenti dalla letteratura scientifica
Da studi recenti, è emerso che fin dalla gravidanza, nel cervello della madre, si realizza un rafforzamento dei circuiti cerebrali che sorreggono l’affettività, l’empatia e la cosiddetta teoria della mente.
Una nuova ricerca (Orchard et al., 2023), ha studiato con la risonanza magnetica cerebrale 40 donne che hanno partorito il loro primo figlio da meno di 1 anno e 39 donne senza figli, ha concluso che l’essere madre disinibisce i circuiti corticali dei sistemi emozionali, in particolare il nucleo accumbens (NAc), l’amigdala e l’ippocampo. Il comportamento materno rende estremamente sensibili questi circuiti che sorreggono la finissima percezione e interpretazione dei segnali che vengono all’infante. Questi e altri circuiti, legati anche alla cognizione, sono tutti o quasi nel cosiddetto cervello sinistro, smentendo platealmente l’acclamata teorizzazione sul ruolo centrale dell’emisfero destro nella gestione delle emozioni, che ha fatto la fortuna di A. Schore e di altri studiosi e psicoterapeuti.
Una conferma del fatto che i circuiti emozionali non sono segregati a destra viene da una metanalisi (Kraaijenvanger et al., 2023) che ha valutato l’impatto delle avversità nelle prime fasi della vita sul cervello: le aree traumatizzate sono sia a destra (amigdala) che a sinistra (ippocampo).
Le teorizzazioni in psicologia dovrebbero avere un supporto empirico prima di essere lanciate.
Riferimenti bibliografici
Kraaijenvanger E.J., Banaschewski T., Eickhoff S.B., & Holz N.E. (2023). A coordinate-based meta-analysis of human amygdala connectivity alterations related to early lifeadversities. Scientific Reports, 13(1), 16541. https://doi.org/10.1038/s41598-023-43057-2
Orchard E.R., Voigt K., Chopra S., Thapa T., Ward P.G.D., Egan G.F., & Jamadar S.D. (2023). The maternal brain is more flexible and responsive at rest: effective connectivity of the parental caregiving network in postpartum mothers. Scientific Reports, 13(1),
https://doi.org/10.1038/s41598-023-31696-4 Science (2023). Brain Cell Census, 382(6667). https://www.science.org/toc/science/382/6667
Tratto da: PNEI Review (2), 2023