Cos’è il Reflusso Gastroesofageo?
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo molto frequente e si manifesta in particolare in età lavorativa. Questa condizione dipende fortemente anche dal nostro stile di vita, dall’alimentazione ma anche da stati d’ansia e stress.
Il reflusso gastroesofageo si verifica quando i succhi gastrici vengono in contatto con la parete dell’esofago, provocando rigurgito acido, bruciore toracico e/o dietro lo sterno. Il passaggio di acido dallo stomaco all’esofago avviene normalmente durante la giornata, soprattutto dopo mangiato. Tuttavia, se questi elementi superano una determinata soglia, in termini di durata e frequenza, si verifica una vera e propria malattia. È una condizione che colpisce circa il 10-20% della popolazione in Europa.
Metodo di cura
- Prima seduta: è un incontro conoscitivo in cui vengono raccolte le informazioni del paziente (anamnesi) per comprendere l’origine del problema e identificare la terapia più adeguata.
- Seconda seduta: generalmente si procede con il colloquio clinico approfondendo alcuni aspetti, rafforzando la conoscenza e la fiducia tra paziente e terapeuta.
- Sedute successive: inizio della terapia vera e propria specifica e costruita sul paziente. Durante le sedute successive si inizierà il lavoro vero e proprio di ristrutturazione dei processi patologici che generano i disturbi. La terapia può comprendere: metodiche cognitivo-comportamentali, rilassamento/training autogeno, ipnosi e mindfulness. La durata della terapia dipende dalle risorse e dalle problematiche del paziente, essendo una terapia breve la durata è generalmente compresa tra le 10 sedute e i 2 anni.