Cos’è la Depressione?
Il termine “depressione” non indica una sola tipologia di disturbo, infatti, ne esistono diversi, ognuno con caratteristiche peculiari. Di seguito, ne verranno elencate alcuni:
- Depressione unipolare o disturbo depressivo maggiore: si tratta di una delle forme più gravi. I suoi sintomi impediscono lo svolgimento delle normali attività quotidiane (come per esempio: dormire, mangiare, andare al lavoro/scuola, ecc…), ma anche delle attività che in normalmente danno sensazioni positive e di piacere.
- Disturbo depressivo persistente (distimia): si tratta di un disturbo caratterizzato da sintomi molto simili a quelli della depressione maggiore, ma tendono a manifestarsi in maniera più lieve. Con tutta probabilità questo è il disturbo depressivo che si presenta con maggior frequenza nella popolazione.
- Disturbo depressivo non altrimenti specificato: si tratta di una categoria in cui sono presenti disturbi non classificabili in altri tipi di forme depressive.
- Disturbo disforico premestruale
- Disturbo depressivo dovuto a un’altra condizione fisica
- Disturbo depressivo indotto da sostanze/farmaci
La parola “depressione” è frequentemente utilizzata per descrivere l’umore deflesso o scoraggiato che deriva da situazioni critiche (per esempio: disgrazie, calamità naturali, gravi patologie, ecc…) o lutti (per esempio: morte di un parente, morte di una persona cara, ecc…). Tuttavia, è anche possibile utilizzare termini che non si riferiscono a particolari patologie per definire tale umore come demoralizzazione e lutto. Questi stati d’umore, quindi, non sono necessariamente da riferirsi a meri disturbi depressivi, nondimeno, se dovessero protrarsi a lungo o aumentare d’intensità è meglio rivolgersi a uno specialista psicologo/psicoterapeuta o medico/psichiatra
Metodo di cura
- Prima seduta: è un incontro conoscitivo in cui vengono raccolte le informazioni del paziente (anamnesi) per comprendere l’origine del problema e identificare la terapia più adeguata.
- Seconda seduta: generalmente si procede con il colloquio clinico approfondendo alcuni aspetti, rafforzando la conoscenza e la fiducia tra paziente e terapeuta.
- Sedute successive: inizio della terapia vera e propria specifica e costruita sul paziente. Durante le sedute successive si inizierà il lavoro vero e proprio di ristrutturazione dei processi patologici che generano i disturbi. La terapia può comprendere: metodiche cognitivo-comportamentali, rilassamento/training autogeno, ipnosi e mindfulness. La durata della terapia dipende dalle risorse e dalle problematiche del paziente, essendo una terapia breve la durata è generalmente compresa tra le 10 sedute e i 2 anni.